
Pier Paolo Pasolini
Noi siamo un paese […]
Noi siamo un paese senza memoria.
Il che equivale a dire senza storia.
L’Italia rimuove il suo passato prossimo […]
Noi siamo un paese senza memoria.
Il che equivale a dire senza storia.
L’Italia rimuove il suo passato prossimo […]
Per Ante era una finestrella, sbarrata da una tavola di legno, l’unica presa d’aria della cella.
L’uomo si abitua all’ombra. […]
La Cina ha enormi difficoltà.
Anzi, ora che la si può conoscere e scoprire, vale la pena viverci. […]
Noi ci abbiamo creduto, la nostra vita è stata piena di porcherie e meschinerie, ma ogni tanto suonava la tromba e tutti al nostro posto […]
Ascoltatemi amici, romani, concittadini…
Io vengo a seppellire Cesare non a lodarlo. […]
A Utopia, chi si mostra ambizioso di cariche pubbliche perde ogni speranza di ottenerle. […]
Lo so che i nostri giovani hanno di che piangere.
L’Italia tratta in modo scandaloso i suoi figli. Ne fa pochi. Li fa studiare male. ^…ç
L’Italia su cui aprivamo gli occhi, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, non era il paradiso in terra.
Anzi, era senz’altro peggiore di quella di oggi. […]
Nessuno deve credere di esser solo, perché in ciascuno vive il sangue di coloro che l’hanno generato, ed è una cosa che va indietro fino alla notte dei tempi. […]
La storia umana di ogni epoca è rossa di sangue, avvelenata di odio e macchiata di crudeltà, ma è solo dai tempi della Bibbia che