Quel pugno alzato verso il cielo
è pieno di riso che scivola quando lo apri
per segnalare che sei vivo.
Quello è un pugno che ignora le dinamiche
non teme gli atomi perché siamo atomi.
Quel pugno si è alzato senza complessi
senza ripensamenti
e noi lo abbiamo aspettato
con la stessa gioia che poi se n’è andata
quando abbiamo capito che non sarebbe rimasto alzato a lungo
è partita allora l’invidia nostalgica
di quella giovinezza che hai vissuto
esasperatamente
lanciato contro tutti
e contro tutti
urlante.
Da “Chi è senza peccato non ha niente da raccontare”