Ho una piccola ombra che entra ed esce con me,
e a che serva resterà sempre un perché.
È molto simile a me dai piedi alla testa,
salta con me sul letto, nera e lesta.
Il modo in cui si allunga è divertente:
non come un bambino che cresce lentamente,
perché a volte come una palla schizza in su
a volte rimpicciolisce, e non la vedi più.
Non ha idea di come giochino i bambini,
sa solo farmi scherzi cretini,
mi sta sempre attaccata, la vigliacca,
pensa se mi attaccassi a Cummy come lei mi si attacca!
Un mattino, prima che fosse sorto il sole,
la rugiada splendeva sui fiori e sulle aiuole,
io ero già alzato, la cerco, l’aspetto:
lei era in casa, dormiva nel mio letto.
Da “Il mio letto è una nave”
Letta da DadoPlath