Ho sognato che lei, seduta
vicino al mio letto,
mi sollevava dolcemente
con le mani i capelli,
facendomi sentire
la gentilezza delle sue dita.
Guardavo il suo viso,
Lottando con le lacrime
che mi offuscavano
lo sguardo,
finché il languore delle sue
dolci parole mi fermò il sogno,
come una luce iridescente.
Mi sono alzato e ho visto
sopra la mia finestra il mondo
silenzioso e palpitante della
Via Lattea, chiedendomi
se anche lei avesse avuto
un sogno simile al mio.
2 risposte
“Sognai che lei sedeva vicino al mio capo,
arruffando teneramente i capelli
con le dita, suonando la melodia
del suo tocco.
Guardai il suo volto,
e lottai con le lacrime,
finché l’agonia di parole non dette
lacerò il mio sonno come una bolla.
Mi sedetti sul letto e guardai lo splendore
della Via Lattea sopra la finestra,
come un mondo di silenzio in fiamme,
e mi chiesi se in questo momento
lei sognasse un sogno simile al mio.”
uesta è la vera versione di questa poesia, del poeta indiano Rabindranath Tagore
Gentile Nowadays,
buongiorno e grazie per esserti fermata qui 🙂
Le versioni delle poesie di poeti stranieri dipendono sempre dalle traduzioni che si trovano che sono differenti in base alle edizioni dei libri da cui si prendono. Questa poesia per esempio è originariamente all’interno del libro “Il dono dell’amante” e finiva (nella mia edizione almeno) con la parola iridescente.
Nella antologia “Poesie d’amore” di Tagore è invece riportata con il titolo XXVIII e con un testo come il tuo.
Su altra antologia “L’amore è tutto del gruppo Albatros ha la stessa traduzione di quella che riporto io ma più corta.
Ho cercato qui tra i miei testi e poi controllato online e mi sembra che siano presenti entrambe le versioni come si vede dagli allegati screenshots che metto.
Grazie per la precisazione e per avere condiviso anche questa versione.
Buona giornata 🧡
Lio
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