La donna lenta s’avvia
col suo seguito di pecore,
tra la quiete e la fatica
o sale quanto è erta la pendice
o indugia, incontra fumo
a sbuffi dai comignoli
e rasente alla sterpaia.
Il monte scuote o tiene fermo il manto.
Non piove, un moto tutt’al più di nuvole
da cima a cima della chiusa oscura
l’assenza di pensiero in riva al fiume,
se fiume è una petraia dove il filo
della corrente cerca la sua via.
La vita della montagna tace,
soverchia ogni altra vita.
Che fai? Perdo notizia della mia
e risalgo dove i miei padri attesero
la discesa a occhi aperti nelle tenebre
e quel ch’è giusto o quel che apparve tale
tra queste quattro mura nere d’umido.
Da “Dal fondo delle campagne”
Letta da Domenico Pelini