Ora è la Solitudine, e non il Sonno,
che viene la notte a sedersi vicino al mio letto.
Distesa come una bimba stanca attendo il suo passo,
e la guardo spegnere la luce con un soffio lieve.
Salendo immobile, non si volge né a destra
né a sinistra, ma stanca, stanca abbassa il capo.
Anche lei è vecchia, anche lei ha combattuto tanto
da meritare la corona d’alloro.
Nella triste oscurità lenta rifluisce la marea
e s’infrange sopra un’arida spiaggia, inappagata.
Soffia un vento insolito: poi il silenzio. Sono pronta
ad incontrare la Solitudine, a prenderle la mano,
ad aggrapparmi a lei, aspettando che la terra riarsa
s’imbeva dell’atroce monotonia della pioggia.
QUI l’originale in lingua Inglese