Poesia a dio, questo uccelletto autoritario
Non è necessario che me lo ordini, cane,
il mare si assiste da solo.
Il più misero di capelli contraria la ruota
però già sappiamo tonsurare il destino.
Io sto,
per questo corro pericolo.
Tutto mi spinge!
Nella moltitudine un fiammifero presume
il futuro pennacchio di fumo.
Però soltanto,
solo
con il cane che mi guarda.
Non mi ordinare niente,
non ti obbedirò, e allora
sarà terribile.
Vomito d’occhi.