Lentamente i tuoi passi ti hanno portato
– te e quel cane che ti segue –
per calli e ponti che la nebbia sfuma
fino alla porta di questa chiesa, come se dovessi
venire, come se il misterioso equilibrio
della vita sapesse
che aveva il tuo stato d’animo bisogno
di qualcosa che lo esaltasse, che dissipasse
quella spessa amarezza che in te cerca di annidarsi.
Lo vedi. Basta il colore che il giorno
dà a questo Campo, e che è bellezza,
basta l’immensa gioia di questi ragazzini
che giocano, sprizzanti vitalità, e che ti ricordano
quando sentisti così ardere il tuo sangue.
Che pace. La solitaria immagine della chiesa
sul campo in silenzio. Non un rumore,
fuor che le grida e le risate dei ragazzi.
Giocano, corrono, estranei ai tuoi pensieri,
sono la forza della vita,
che a tutto sopravvive.
Ringraziali per le loro risa.
Lascia che ti riempiano, e offri loro
un attimo tuo d’allegria.
Benché sia solo in nome
di quando tu sentisti così.
Lasciati essere felice.