Sono stanca di essere stanca.
Cammino veloce attraverso i binari
schivando la voce che piove dall’alto.
Se sembro rapida nessuno intende la fatica,
se guardo interessata nascondo debolezza.
“Treno in partenza dal binario 10”
Cosa credi, che non lo sappia?
È questa vita che mi zavorra, lasciandomi
una smorfia di prossima nausea.
Non partire, eccomi. Se salgo al volo
sobbalzerà l’entusiasmo sul fondo?
– ammesso che ce ne sia ancora.
Ammesso ma non concesso
come il posto a sedere
accanto ad un dormiente russatore –
che si sogna i suoi sogni, anche se
i miei sarebbero più belli.
Da “L’occhio e il mirino”