Io pronunzio il tuo nome
nelle notti di tenebra
quando gli astri si accostano
alla luna per bere
e le fronde riposano
delle foreste magiche.
E mi sento svuotato
di passione e di musica.
Pazzo orologio batte
le morte ore remote.
Io pronunzio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più delle stelle, triste
più della pioggia mite.
T’amerò come un tempo
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia svanisce
quale nuova passione mi attende?
Sarà pura e serena?
Le mie mani potessero
disfogliare la luna!
Lettura di Luigi Maria Corsanico