S’è intessuta sul lago
la luce scarlatta dell’alba.
Sulla foresta gemono sonori
i galli cedroni.
Piange in qualche posto il rigogolo,
seppellendosi nel cavo dell’albero.
Solo io non piango:
ho chiarità nell’anima.
So che a sera verrai,
attraversando l’anello delle strade,
e sederemo su biche fresche
sotto il vicino pagliaio.
Ti bacerò fino all’ebbrezza,
fino a gualcirti come un fiore.
Non c’è biasimo
per chi è ebbro di gioia.
Sotto le carezze tu stessa
getterai il velo di sposa,
ti porterò ubriaca
fino al mattino tra i cespugli.
E lascia che piangano trillando
i galli cedroni.
C’è una tristezza allegra
sulle cortine dell’alba.
Letta da Luigi Maria Corsanico
2 risposte
Salve…vorrei per favore sapere in quale edizione posso trovare questa poesia
Grazie
Salve e grazie di essere passato di qui.
Io questa poesia l’ho presa da un vecchio libro della BUR (o forse Garzanti) “Poesie e poemetti”, di cui non ritrovo in vendita l’edizione (questa direi sia vecchia forse degli anni 70/80).
Ma su Amazon ho visto ce ne sono di simili, stesso traduttore quindi presumo con gli stessi contenuti.
Spero di averla aiutata e buona giornata 🙂
lio