Io te vurria vasa’ “, sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’,
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta’.
” Io te vurria vasa’ “, insiste la canzone
ma un pò meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria manca’,
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare,
io te vurria manca’.
Letta da Gianni Caputo
Aurora De Luca e Erri De Luca
Video-clip poetico di Parole|Note con la voce di Giancarlo Cattaneo
3 risposte
La poesia da dove arriva?
Io credo possa nascere solo dentro di noi e sono convinta che sia in tutti noi senza eccezioni.
L’unica differenza tra la mia poesia e quella di un grande e riconosciuto poeta penso stia nell’espressione di ciò che proviamo, alla base di tutto i sentimenti che proviamo e che per tutti noi sono grandi, potenti ed esplosivi.
Ci stavo pensando dopo avere casualmente sentito una canzone, o meglio, una poesia.
Sì, chi canta effettivamente è uno scrittore, poeta, uomo di grande cultura e di sentimenti ancor più grandi: Erri De Luca.
Canta insieme alla figlia Aurora e sentirli mi fa venire i brividi.
Chiudo gli occhi e vado via: provate a farlo anche voi.
Provate a lasciarvi trasportare da quei sentimenti che si sentono, sono tangibili nella musica, nelle parole, nei visi e nelle voci di chi mette qualcosa di sé nello scrivere o anche solo nell’interpretare questi piccoli pezzi di cielo.
Ho poi risentito questa poesia interpretata dal bravissimo Gianni Caputo, a lui ed altri come lui porgo il mio grazie con tutto il cuore: le loro voci mi fanno compagnia da anni, illuminano i momenti più bui e riscaldano quando pare che il gelo ti stia portando via.
Hanno un dono loro, gli interpreti, quanto lo hanno i poeti: sanno comunicare ciò che leggono, che provano e ce ne fanno un dono prezioso.
Questa pure è poesia, sapere esprimere quello che proviamo, magari non con termini poetici ma certamente mettendoci il cuore e volendo essere sinceri.
Questo è quello che anche io, nel mio piccolissimo, cerco di fare, qui e sempre, attraverso questa pagina e il mio sito.
Perché il mondo ha bisogno di persone imperfette, non di super eroi.
Il mondo deve ricordare quanto in fondo siamo tutti uguali, tutti piccoli e timorosi, tutti pronti di sbagliare.
Ma, e questa è la parte più importante, il mondo, il nostro prossimo vicino e lontano, conosciuto e sconosciuto, deve sapere che si è tutti parte di un qualcosa, che siamo collegati da infiniti fili, e che tutto questo ci dona forza e fiducia .
Se vogliamo non siamo soli, possiamo darci una mano, ascoltarci, condividere il peso e i dolori ma anche le gioie.
In fondo, anche consigliarvi di ascoltare una canzone, l’interpretazione di una poesia, leggerla e farsi venire la curiosità di leggerne altre è essere parte di voi, della vostra vita 🙂
Per non venire meno a quanto detto, questa poesia fa parte del libro “Solo andata” di Erri De Luca.
Scusate se vi ho annoiato, ma mi andava di dirvi queste cose e chissà, spero anche che anche a voi venga la voglia di fare lo stesso, parlandone qui e/o condividendo con altri questo post.
Buon sabato a tutti
Credo , cara Lio , che la Poesia sia strettamente legata , un pò di più , alla sofferenza ; ti spingi più lontano , e più in profondità , quando sei triste o malinconico …
Come hai ragione DOnato!
Sono due giorni che vorrei potere vivere di poesia per poi scoprire che nemmeno la poesia riesce ad esserti vicina quando il dolore è troppo forte 🙁