Ad
occhi chiusi
per vedere il tuo volto
Le mie mani cercano i tuoi fianchi
perché non sanno
di non sapere ricalcare ancora
i muti segni in alfabeto Braille
che scrivevi col dito sul lenzuolo
La doccia nell’appartamento sopra
annuncia il giorno e anticipa la sveglia
Non ho parole nuove per amare
a tua immagine e somiglianza
un’altra donna.
(2009)
Da “Quinta
dimensione” Poesie scelte 1958-2018