Sfuggire alla vedova nera
é un miracolo grande come l’arte
che ragnatele sa tessere
attirandosi a sé piano piano
ti abbraccia
e quando è soddisfatta
ti uccide
sempre abbracciandoti
ti succhia il sangue.
Io sono sfuggito alla mia vedova nera
perché aveva troppi maschi
nella sua tela
e mentre se ne abbracciava uno
e poi un altro e poi
un altro
io me la sono svignata
sono scappato da dove ero prima.
Lei sentirà la mia mancanza
non del mio amore
ma del sapore del mio sangue
ma è brava lei, se troverà dell’altro
di sangue;
è così brava che quasi rimpiango la mia morte;
ma non del tutto;
sono sfuggito. Osservo le altre
ragnatele.
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Letta da Dado Plath