Al di
sopra degli stagni, al di sopra delle valli, delle montagne, dei boschi, delle
nubi, dei mari, oltre il sole e l’etere, al di là dei confini delle sfere
stellate,
spirito mio tu ti muovi con destrezza e, come un bravo nuotatore che si
crogiola sulle onde, spartisci gaiamente, con maschio, indicibile piacere, le
profonde immensità.
Fuggi lontano da questi miasmi pestiferi, va’ a purificarti nell’aria
superiore, bevi come un liquido puro e divino il fuoco chiaro che riempie gli
spazi limpidi.
Felice chi, lasciatisi alle spalle gli affanni e i dolori che pesano con il
loro carico sulla nebbiosa esistenza, può con ala vigorosa slanciarsi verso i
campi luminosi e sereni;
colui i cui pensieri, come allodole, saettano liberamente verso il cielo del
mattino; colui che vola sulla vita e comprende agevolmente il linguaggio dei
fiori e delle cose mute.
Da “I fiori del male – Poesie complete”
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Lettura di Gianni Caputo