Il vino sa rivestire l’antro più sordido
d’un lusso miracoloso,
e innalzare favolosi portici
nell’oro del suo vapore rosso
come un sole al tramonto in un cielo nuvoloso.
L’oppio ingrandisce ciò che non ha limiti,
allunga l’infinito,
approfondisce il tempo, scava la voluttà,
e di piaceri neri e torvi
riempie l’anima oltre la sua capacità.
Ma tutto ciò non vale il veleno che distillano
i tuoi occhi verdi,
laghi in cui l’anima trema specchiandosi
rovesciata… I miei sogni in folla
vengono a dissetarsi a quegli abissi amari.
Tutto ciò non vale il terribile prodigio
della tua saliva che morde
che la mia anima sprofonda nell’oblio
senza rimorsi, e trasportando la vertigine
la fa rotolare sfinita alle sponde della morte!
Letta da Gianni Caputo