Come i rami degli alberi
ascoltano
i primi colpi dell’ascia
così
quella mattina
i comandi
giungevano ai miei orecchi
Nella stessa ora
vecchie memorie
che credevo morte
m’inondavano il pensiero
simili a singhiozzi
laceranti del passato
per un domani che non sarebbe giunto
La volontà
quella mattina
era soltanto augurio
La speranza anch’essa si perdeva
ma neanche un momento ero pentito
Il plotone poteva aspettare
(Il 21 novembre 1968, di mattina, avevano preparato il plotone di esecuzione per fucilarmi a Egina. Nella cella dei morituri ascoltavo gli ordini degli ufficiali, legato e aspettando…)