Sono nato come tutti con l’idea che la mia vita sarebbe stata un percorso difficile, un lavoro di costruzione e modellamento.
Sono nato in una città che si nutre di solitudini e disperazione: Milano.
Cercare di capire come si diventa grandi a Milano è come cercare di capire come si diventa biondi a Copenhagen.
Non esistono ragioni, lo si diventa.
È come vivere a Maranello con in testa l’idea della velocità, solo che la pista non ti regala albe o tramonti da ricordare ma solo giornate da trascorrere.
I profumi sono anonimi, come le facce e le facce sono incredibilmente fiere perché guardano l’Italia dall’alto.
Allora come dovrebbero essere a Bolzano anche se è vero che lì guardano la Germania dal basso.