Per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la propria ombra.
Ciò che rifiutiamo di noi.
Quella parte oscura che, quando qualcuno la sfiora, ci fa sentire punti nel vivo.
Perché l’ombra è viva e vuole essere accolta.
Anche un quadro senza ombre non ci concede le sue figure.
Accolta, l’ombra, cede la sua forza.
Cessa la guerra tra noi e noi stessi […]
Ed è la pace così raggiunta a darci la forza d’animo e la capacità di guardare in faccia il dolore senza illusorie vie di fuga.