La meta, per Tiziano, è stata la strada, il cammino.
Una curiosità continua lo spingeva avanti.
La sua aspirazione alla perfezione gli impediva di accontentarsi di quel che a un certo momento poteva aver raggiunto: cercava di più, di meglio, avanti, sempre avanti…
La serenità della sua fine nasceva dal superamento di un’infinita inquietudine, di un’eterna insoddisfazione.