Ma è ben miserabile l’anima ansiosa per il futuro, sventurata prima della sventura angosciata dal timore di non poter conservare fino all’ultimo le cose che ama.
Ella non avrà mai pace e l’attesa del futuro le toglierà anche il godimento del presente.
E, invero, il dolore per i beni perduti o il timore di perderli sono sentimenti equivalenti.
Ma non devi credere che io ti consigli l’indifferenza.
Evita pure i mali più temibili.
Provvedi con saggezza a tutto ciò a cui si può provvedere; qualunque sia il pericolo che ti minaccia, cerca di prevederlo e di sventarlo prima che ti colpisca.
Lettera 98