Mi parve di scorgere, fra quel brulichio di stelle, i suoi occhi che mi sorridevano.
Li descrissi così nel mio quaderno, sempre più folto di pensieri:
Occhi profondi come stelle sperdute nell’infinito, dove nascono i sogni di chi è triste e solo, occhi che ti guardano per indicarti il sentiero della vita.
Occhi che brillano, per illuminare la tua notte