Se eleviamo il trauma a feticcio, i sopravvissuti sono in trappola, incapaci di sentirsi conosciuti davvero…
Non si rende onore a una persona dicendogli: «Non riesco proprio a immaginare quello che hai passato».
Ascoltate invece la sua storia e provate a mettervi nei suoi panni, per quanto duro o scomodo possa essere.
Dalla prefazione di “Le variazioni del dolore” di James Rhodes