Io ho un obbligo verso i miei lettori: fare in modo che riflettano sulle cose importanti dell’esistenza – e la morte è forse quella più importante, visto che camminiamo costantemente verso di lei, pur senza sapere quando avverrà l’incontro.
Ecco perché abbiamo il dovere di guardarci intorno, di essere grati per ogni minuto che ci viene concesso – ma anche perché la mote ci permette di riflettere sulla rilevanza di ogni atteggiamento che assumiamo o evitiamo di assumere.
E, partendo da questo, poiché ci pone nella condizione di smettere di fare tutto ciò che ci rende dei “morti vivi”: sì, dobbiamo imparare a puntare alto, a rischiare tutto per le cose che sogniamo di realizzare.
Giacché, volenti o nolenti, l’angelo della morte ci sta aspettando.