Gli altri pensano che il dolore sia una bomba che ti esplode nel cervello, ma non è così.
Il dolore è come una bava di ragno che ti avvolge, e nemmeno la vedi, nemmeno la senti, finché non comincia a stringere e tagliarti la carne e entrarti dentro dappertutto. È un filo sottile, il dolore. Un filo rosso.
E ci lega, ci stringe, penetra così a fondo che ci dimentichiamo di averlo dentro. Curiamo le cicatrici, come se fossero quelle il male. Poi un giorno, improvvisamente, il filo si tende, strappa tutto, apre la pelle. E se lo segui, se guardi dove va a finire, va a finire dentro a un altro. Un altro come te. Un altro che lo sa.