Mi son sempre posta l’atroce domanda: e se nascere non ti piacesse? E se un giorno tu me lo rimproverassi gridando “Chi ti ha chiesto di mettermi al mondo, perché mi ci hai messo, perché?”.
La vita è una tale fatica, bambino.
È una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele.
Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via, come faccio a intuire che non vuoi essere restituito al silenzio? Non puoi mica parlarmi.
La tua goccia di vita è soltanto un nodo di cellule appena iniziate.
Forse non è nemmeno vita ma possibilità di vita.
Eppure darei tanto perché tu potessi aiutarmi con un cenno, un indizio.