«Sei bellissima.»
Apre gli occhi. Labbra la stanno baciando.
Piccoli baci sul collo. Piccoli baci sul padiglione dell’orecchio. Piccoli baci sulle spalle.
Gli infila una mano tra i capelli. Capelli che lui si è tagliato per lei (Che ne dici, ti piaccio di più così? Certo che mi piaci di più.)
«Cos’hai detto?» gli chiede stropicciandosi gli occhi e stiracchiandosi. Un raggio di sole macchia il tappeto scuro e fa danzare il pulviscolo nell’aria.
«Ho detto che sei bellissima.»
Piccoli baci sulla gola. Piccoli baci sul seno destro.
«Ridillo.»
Piccoli baci sul seno destro.
«Sei bellissima.»
Piccoli baci sul capezzolo destro.
«Di nuovo. Dillo di nuovo.»
Piccoli baci sul capezzolo sinistro.
«Sei bellissima.»
Piccoli baci sulla pancia.
«Giuralo.»
Piccoli baci sull’ombelico.
«Lo giuro. Sei la cosa più bella che conosco. E ora, per favore, mi fai continuare?»
E i baci riprendono.