Ma quando si soffre, si è sempre soli.
È come se l’altro percepisse il dolore da lontano e volesse proteggersene.
Lo sente, ma lo nega.
Se ne allontana.
Torna al proprio lavoro. Gli affari. La politica. Il giornale…
Come per evitare il rischio di precipitare anche lui in un buco nero.
Soprattutto quando non riesce a capire cosa succede, quelle lacrime improvvise, quel brusco «non è niente», quella paura che si spalanca…