Le scoperte successive della psicanalisi hanno mostrato che, senza un preliminare riconoscimento dell’altro, la maternità non esiste.
La procreazione è un atto relazionale, un processo lungo e complesso che implica l’esistenza di un dialogo, seppur silenzioso, tra il futuro bambino e la madre all’interno del corpo materno.
Se il riconoscimento non avviene, questo dialogo silenzioso non comincia, ed è difficile pensare che un dialogo mai nato possa instaurarsi in seguito.
Ciò che, invece, è certo è che non si può imporre a una donna di portare avanti una gravidanza con la scusa che «avrebbe dovuto pensarci prima».