Siamo fatti di sensi e c’è un senso per tutto.
Con i primi cinque se siamo fortunati dividiamo la bellezza della vita, il sesto, quello fra istinto, percezioni e magia, cerchiamo quasi di respingerlo ma quando lo assecondiamo si rivela quasi sempre giusto e spietato.
Poi c’è un settimo senso, è quello dell’assenza, il jamais vu.
Alcuni ce l’hanno nel dna, è una condizione della mente, altri ne sono sprovvisti ma lo scontano da fuori, incrociandolo continuamente.
Poi c’è l’ottavo senso, quello per l’amore e talvolta, fra miliardi di volte, due individui che lo possiedono s’incontrano e scontrandosi danno origine alla completezza, al nono senso perfetto della meraviglia…