Preferirei lo sporco al bucato controvoglia. Le centrifughe di mancanze tanto mi lavano solo in superficie.
Chi dosa i sentimenti in superficie di sapone ne mette sempre troppo poco. E sai di cosa ho veramente paura? Di finire come te, nella tua lavatrice. Con quel tuo misurino avvilente. Con il tuo dosatore d’amore a mezzo carico. Calore umano sotto zero. Infeltrito.
Sai che c’è, amore mio? Da oggi spingo stop, mi lavo a mano. Non sarò di cashmere ma ci tengo alla morbidezza sulla pelle. Spendo qualcosa in più per te, per un flacone che non inquini l’ambiente e che soprattutto non sia misurabile. E sono molto più fresco di prima.
Mi stendo al sole, senti che bel vento.
Perché d’amore si vive.
Perché ci si lava e ci si sporca d’amore, ma l’amore è un campo delicato.
Bisogna scegliere la giusta temperatura del cuore.