Immaginate lo stesso paesaggio che avete davanti e pensate a come doveva essere 10 mila anni fa.
Pensate a come possono essere state le vite di chi ci abitava.
Spegnete la radio e la televisione.
Staccate la spina del computer e del telefono.
Guardate oltre il cemento, cancellate il rumore del traffico.
Immaginate come dev’essere stato vivere in un mondo ecologicamente sostenibile in cui regnava l’armonia sociale.
Poi iniziate a sfogliare questo libro e iniziate a farvi qualche domanda:
chi ha deciso che avevamo bisogno della meccanizzazione, dell’elettricità, dell’energia nucleare, delle automobili e dell’informatica?
Perché mai all’uomo è venuto in mente di inventare l’agricoltura?
C’è anche un solo manufatto umano che abbia costituito un reale miglioramento sulla terra?
Perché mettiamo a repentaglio la sopravvivenza di tutte le specie per la nostra gratificazione individuale e il nostro benessere?
Come siamo arrivati a dedicare le nostre vite alla perpetuazione di questo folle groviglio di domanda e offerta che chiamiamo civiltà?
Infine, cosa ci porterà ad abbandonare questa orribile e artificiale vita moderna per ricondurci a ciò che è naturale?