Mentre richiamavo alla mente la strada per il McLean Hospital, il braccio destro mi ricadde paralizzato lungo il fianco e persi l’equilibrio.
Fu allora che capii.
Oh, mio Dio, è un ictus! È un ictus!
L’istante successivo, per la mente mi passò come un lampo un pensiero: È stupendo!
Mi sentivo come sospesa in uno stato di euforico stupore e, stranamente, esultai nel rendermi conto che quell’inatteso viaggio attraverso le complesse funzioni del mio cervello aveva un fondamento e una spiegazione fisiologici.
Continuavo a pensare: Quanti sono gli scienziati che hanno l’opportunità di studiare dall’interno le proprie funzioni cerebrali e il proprio deterioramento mentale?
Avevo dedicato l’intera esistenza a cercare di comprendere in quale modo il cervello umano crea la nostra percezione della realtà.
E adesso, quell’incredibile ictus illuminante!