Li invidiava per l’unica cosa che a lui mancava e che loro possedevano, per l’importanza che essi riuscivano ad attribuire alla loro vita, per la passionalità delle loro gioie e delle loro paure, per l’angosciosa ma dolce felicità del loro stato d’innamorati eterni.
Ma appunto questo egli non riusciva a imparare da loro, questa gioia infantile e questa infantile follia.