Un libro non si legge; vi si precipita; esso sta, in ogni momento, attorno a noi.
Quando siamo non già nel centro, ma in uno degli infiniti centri del libro, ci accorgiamo che il libro non solo è illimitato, ma è unico.
Non esistono altri libri; tutti gli altri libri sono nascosti e rivelati in questo.
In ogni libro stanno tutti gli altri libri; in ogni parola tutte le parole; in ogni libro, tutte le parole; in ogni parola, tutti i libri.
Dunque questo ”libro parallelo” non sta né accanto, né in margine, né in calce; sta “dentro”, come tutti i libri, giacché non v’è libro che non sia “parallelo”.