Ora che ho vissuto la mia vita fino a questo punto posso affermare che non c’è niente di donchisciottesco né di romantico nel voler cambiare il mondo.
È possibile.
È il mestiere al quale l’umanità si è dedicata da sempre.
Non concepisco una vita migliore di quella vissuta con entusiasmo, dedicata alle utopie, al rifiuto ostinato dell’inevitabilità del caos e dello sconforto.
Il nostro mondo, ricco di potenzialità, è e sarà il risultato dello sforzo che noi, i suoi abitanti, gli consacreremo.