A lungo giacqui nella polvere dell’Egitto, in silenzio, ignaro delle stagioni.
Poi il sole mi generò alla vita, e io mi levai e camminai lungo le rive del Nilo.
Cantando all’unisono con i giorni e sognando all’unisono con le notti.
E ora il sole mi calpesta con mille e mille piedi, cosicché io giaccio nuovamente nella polvere dell’Egitto.
Ma mirate un prodigio e un enigma!