Ho assistito in incognito all’accasciamento graduale della mia vita, al lento naufragio di tutto quanto ho voluto essere.
Posso dire, con quella verità la cui morte è palese anche senza corone di fiori, che tutto quanto ho voluto e nel quale ho riposto, anche se per un momento, nient’altro che il sogno di quel momento, tutto mi si è sfracellato sotto le finestre come una zolla caduta da un vaso dagli ultimi piani.
Sembra perfino che il Destino abbia sempre cercato di farmi amare o di farmi volere quanto esso aveva stabilito, affinché il giorno dopo io constatassi l’impossibilità di quel desiderio.