E se tutto fosse una verità affatto diversa, senza Dei né uomini né ragione?
E se tutto fosse un qualcosa che non possiamo nemmeno concepire di concepire: un mistero che appartiene interamente a un altro mondo?
E se tutti noi (uomini, Dei e mondo) fossimo sogni che qualcuno sogna, pensieri che qualcuno pensa, collocati sempre fuori da ciò che esiste?
E se quel qualcuno che sogna o pensa un qualcuno che non sogna e non pensa, fosse a sua volta un suddito dell’abisso e della finzione?
Se tutto fosse un’altra cosa, e nessuna cosa, e ciò che non è fosse l’unica cosa che esiste?