I nostri primi cinquant’anni passano fra grandi errori, poi diventiamo paurosi e non siamo quasi più capaci di mettere il piede destro davanti al sinistro, a tal punto conosciamo con precisione la nostra debolezza.
Poi vent’anni pieni di fatica, e ora cominciamo a capire che cosa dobbiamo fare e che cosa dobbiamo tralasciare.
E poi viene un raggio di speranza e uno squillo di tromba e dobbiamo abbandonare la terra.