“Allungavo una mano in cerca di denaro e sentivo un’accetta che me la tagliava.
Allora tiravo indietro il braccio e mi meravigliavo che non uscisse il sangue.
Ricordo che quella notte finii a dormire in una casa comune con altri clochard solitari.
Oggi se potessi i clochard li prenderei in braccio uno per uno e li allatterei con la dolcezza di madre che ho ancora dentro.”
(Le parole di Jack Folla):
Questa donna (Alda Merini) oggi ha una casa tana ed è salva per merito del fondo Bacchelli, e si difende dal mondo esterno come può.
Difende la sua libertà.
Come i clochard non è sola al mondo, è sola nell’universo.
Come loro, non ha regole e convenzioni è una poetessa, non la si può ingabbiare.
I poeti come i barboni sono cercatori d’oro interiore, loro vivono e muoiono di emozioni.
La gente normale preferisce sopravvivere, loro si rifiutano di pagare un’affitto, una bolletta, e non possono mentalmente e fisicamente avere un padrone.
Se li lavi esce terra nera e smog, quello che produciamo noi!
Ma il loro cuore è trasparente, catalitico.
“Così cerca l’amore per sentire l’odio,
così cerca l’odio per sentire l’amore.
E in questo sconvolgimento di sensi
Dio batte le sue ali silenziose e libere.
Perché fu lui ad imprigionare l’uomo
nelle sue corde, nelle sue sbarre,
nelle sue prigioni di carne.”