Che cosa devo fare adesso?
Gran parte delle civiltà primitive soleva seppellire i propri morti in posizione fetale.
“Sta nascendo a un’altra vita, sicché lo metteremo nella stessa posizione in cui è venuto a questo mondo”, dicevano.
Per queste civiltà, in contatto costante con il miracolo della trasformazione, la morte era solo un ulteriore passo nel lungo cammino dell’Universo.
A poco a poco, abbiamo perduto la dolce visione della morte.
Ma non importa ciò che pensiamo, ciò che facciamo, o ciò in cui crediamo: che noi lo vogliamo o no, tutti moriremo un giorno.
È meglio, allora, fare come i vecchi indios iaqui: usare la morte come consigliera.
Quindi è meglio domandarsi sempre: “Giacché morirò, cosa devo fare adesso?”.