Ancora oggi mi chiedo perché quei tedeschi non mi aspettarono alla villa mandando qualcuno a cercarmi a Torino.
Devo a questo se sono ancora libero, se sono quassù.
Perché la salvezza sia toccata a me e non a Gallo, non a Tono, non a Cate, non so.
Forse perché devo soffrire dell’altro?
Perché sono il più inutile e non merito nulla, nemmeno un castigo?….
L’esperienza del pericolo rende vigliacchi ogni giorno di più.
Rende sciocchi, e sono al punto che essere vivo per caso, quando tanti migliori di me sono morti, non mi soddisfa e non mi basta.
A volte, dopo aver ascoltato l’inutile radio, guardando dal vetro le vigne deserte penso che vivere per caso non è vivere.
E mi chiedo se sono davvero scampato.