«Sono diventato egoista, cattivo, perché non provo più niente per nessuno, penso solo ai miei mali».
Questo me lo diceva di recente un uomo sui cinquanta.
Come tanti altri, si ritiene colpevole per essere svuotato di ogni affetto, anche dei sentimenti verso i suoi cari: muore un parente e lui non piange, un figlio si laurea e a lui tutto sembra inutile.
Si crede un «mostro di egoismo».