A mano a mano che la vita avanza e che bisogna rinunciare alle illusioni, ai sogni e ai desideri della gioventù, aumenta la sensazione di essere vittima del mondo e degli altri.
Troviamo sempre qualche colpevole della nostra sventura o del nostro fallimento, qualcuno che vogliamo escludere.
Abbracciare una dottrina che rende positivo questo rancore e questo vittimismo è consolante e dà forza.
L’adulto si sente così parte del gruppo e sublima i propri desideri e i propri aneliti perduti attraverso la comunità.