Alla società, radicata e manipolatrice, non interessano gli uomini liberi.
Per questo motivo ci programma in modo da dirigerci a suo piacimento.
Oggi come allora, gli uomini preferiscono la schiavitù dell’inerzia e del sonno alla libertà che ci rende responsabili.
Non desideriamo una responsabilità personale, bensì un capo che ci guidi e a cui demandare la soluzione di tutti i problemi.
Abbiamo paura della solitudine, del rischio di volare da soli.
Preferiamo essere legati per poi lamentarci di non essere liberi.
Chi ti libererà se tu per primo non prendi coscienza delle tue catene?