È ovvio che una scuola che costringe bambini vivaci a sedere nei banchi obbligandoli a imparare materie inutili, nella maggior parte dei casi, è una pessima scuola.
È buona solamente per chi crede in una scuola simile, per gli individui privi di fantasia che vogliono ragazzi docili e ugualmente privi di fantasia, capaci di inserirsi senza difficoltà in un sistema che usa il denaro come misura del successo […] perché ritengo preferibile che una scuola produca uno spazzino felice piuttosto che uno studioso nevrotico.