…sufficiente a spaventare chiunque sia seriamente in possesso di una vera sensibilità e tanto più lei, che non possedeva propriamente un animo sensibile ma, per dirla con termini esatti, era posseduta da una sensibilità d’animo incontrollabile, esplosa sempre in chissà quale momento della sua vita segreta – vita da nulla, piccola com’era – e poi risalita al cuore per vie invisibili, e agli occhi, alle mani, a tutto, come una malattia, che una malattia non era, ma qualcosa di meno, se ha un nome dev’essere leggerissimo, lo dici ed è già sparito…