– Sarebbe una bella gita… – commentò Cremona.
– Oh, sì! Una settimana del tutto persa.
Cinque insegnanti a spasso per l’Inghilterra, qui a scuola classi scoperte, costi per sostituzioni, polemiche su polemiche da parte delle famiglie che non hanno potuto mandare i figli, programmi fermi e, quel che è peggio, trenta o quaranta deficienti che non spiccicano una parola d’inglese, con zero voglia di impegnarsi per imparare qualcosa, soprattutto i maschi, che si nascondono nelle stanze delle compagne aspettando che quelle si spogliano… si spoglino.
Per cosa, poi?
No, non credere chissà che cosa: l’importante per loro è mettere il video sui social, in modo che il casino per la scuola sia il più grosso possibile! –
Cremona ascoltava in silenzio.
Cercava un pretesto per chiamarsi fuori.
Il discorso che aveva appena sentito era stonato.
Il senso che trasudava dalle parole del preside andava a pungere quella zona di sé che faceva male quando sentiva i discorsi dei politici.
Erano le stesse lamentose scuse di sempre, le stesse ipocrisie malcelate.