Mi sento cattolica e profondamente moralista, nel senso che sono una persona seria allevata da genitori serissimi, pesanti e pedanti in fatto di morale.
Non lo so se credo in Dio, credo in qualcosa che… credo in un Dio crudele che mi ha creato, non è essere cattolici questo?
Perché, Dio non è così?
Tutti abbiamo un Dio, un idoletto, ma proprio il Dio specifico che ha creato montagne, fiumi e foreste lo si immagina solo… con la barba, vecchio, un po’ cattivo, un Dio crudele che ha creato persone deformi, senza fortuna.
Credo nella crudeltà di Dio.
Non penso siano idee blasfeme, la Chiesa non mi ha mai condannata.
Anzi, il mio “Magnificat” è stato esaltato, perché ho presentato una Madonna semplice, come è davvero lei davanti a questo stupore dell’Annunciazione, che non accetta fino in fondo perché lei ha San Giuseppe.
Io pregavo da bambina, ero sempre in chiesa, sentivo sette, otto, dieci messe al giorno, mi piaceva, però non ci vado più dai tempi del manicomio.
Ho trovato una tale falsità nella Chiesa allora, in manicomio vedevo le ragazze che venivano stuprate e dicevano di loro che erano matte.
Stuprate anche dai preti, allora mi sono incazzata davvero.
L’ho visto accadere ad altri, non è una mia esperienza.
La Chiesa è dura con le donne, da sempre.
Una risposta
Alda Merini è una delle più grandi poetesse del secolo. Capace di odiare le donne xké una le aveva portato via il marito. Eppure ha scritto delle donne meraviglie. Il suo Magnificat eguaglia il Cantico dei Cantici. Superbo. Mi commuove da subito Maria che vuol dire la semplice.